lunedì 24 settembre 2012

Non aprite quello scrigno!


Più di tre anni e mezzo, tanto separa l'ultimo post al nostro rientro dal viaggio in Giappone da quello di ieri notte.

Abbiamo forse fatto la fine di Urashima Tarō che ricevette, senza rendersene conto, il dono dell'eterna giovinezza dalla regina Otohime come ricompensa per la sua condotta caritatevole?

Ad un certo punto questo pescatore, in preda alla nostalgia, chiede commiato dalla sua ospite e solo una volta raggiunta casa comprende che, invece di qualche giorno, son trascorsi molti e molti anni. Apre lo scrigno ricevuto in dono (ovviamente consegnato con l'esplicito invito a non aprirlo) e istantaneamente invecchia e muore.

Ecco, mi cade l'occhio sulla data dell'ultimo post della Yuchi, 7 gennaio 2009 e come una doccia gelata realizzo quanto tempo sia passato e mi sento invecchiare come il buon Urashima Tarō!

domenica 23 settembre 2012

Ensō (円相)


Ensō, una parola giapponese che indica il cerchio ma anche illuminazione, forza, eleganza, l'intero universo oppure il vuoto: questi alcuni dei significati che potremmo attribuire ad uno dei più famosi esempi di arte Zen.


Come al solito, da occidentale, lo trovo commovente nella sua semplicità.
Invece dovrei abbandonare questi sentimentalismi e piuttosto andare con la mente ai monaci, e monache,  che vivevano la disciplina e la meditazione in cerca dell'illuminazione e del risveglio e che riuscivano a trasmettere nei loro dipinti la loro realizzazione spirituale.

Anche i talentuosi allievi di questi monaci prendevano delle cantonate, comprendendo di aver perseguito (forse) la tecnica invece di seguire la strada della virtù.
Hakuin Ekaku, monaco buddista e maestro zen, allievo di calligrafia in giovane età si dice abbia bruciato pennelli e libri dopo aver ammirato l'opera di un maestro Zen. Ritenendo che solo una mente illuminata avrebbe potuto produrre eccezionali esempi di calligrafia, non si cimentò in questa forma d'arte che dopo altri quarant'anni.

Ma del rapporto allievo maestro (e dell'efficienza / efficacia dell'insegnamento) avrò modo di annoiarvi un'altra volta...

mercoledì 7 gennaio 2009

Riflessi Incondizionati

Siamo ritornati!

Federico-san, Robi-san (detto anche Tanuki dal nome del procione, animale simbolo giapponese) e Yuchi-san sono atterrati alle 2315 a Trieste dopo 26 ore di viaggio.

E' il caso di dire che ogni scommessa sarebbe stata persa: incredibile dictu... ma questa volta tutti i nostri bagagli sono atterrati con noi!

Ci rimane nel cuore l'esperienza in terra giapponese e gli incontri fatti.
Al contrario, in testa mi rimane un riflesso incondizionato che non riesco a togliermi: mi inchino, mi re-inchino e mi inchino di nuovo...qualsiasi persona incontro o saluto.

Il colmo: questa mattina arrivo distrutta ma puntuale al lavoro, saluto la mia collega e le porgo gli auguri di buon anno. Immediatamente lei mi fa notare come si vede che sono appena tornata dal Giappone: l'ho salutata con un inchino già dalla soglia della porta!
...che i giapponesi abbiano influenzato le mie maniere? POCO MALE ne tanto di guadagnato! ...data l'estrema gentilezza che li caratterizza!

martedì 6 gennaio 2009

Sklero a Parigi!


Per quasi tutte le dodici ore di volo il paesaggio al finestrino è un'alba perenne (e giù di sotto, la Sibbbberia :) ), sorpresa quando arriviamo finalmente aeroporto CDG e iniziamo a capire il perchè di tutti questi ritardi: Parigi è completamente coperta dalla neve.


Dobbiamo aspettare altre 5 ore prima di poter ripartire per Trieste, non se ne può veramente più, continuiamo a guardare il tabellone delle partenze che subisce continui ritardi: panico totale quando iniziano ad annunciare i primi annullamenti. Ecco la Yuchi in gran scazzo che legge qualche cosa mentre Roby gioca alla playstation ed io vagolo come un'anima dannata...


Infine quasi alle dieci di sera ce l'abbiamo fatta, partenza!!! Inutile dire che dell'ultima tratta non ricordo assolutamente niente, mi sono addormentato nello stesso istante nel quale ho agganciato la cintura e mi sono risvegliato con gli scossoni dell'atterraggio...

lunedì 5 gennaio 2009

Help yourself!

Benvenuti alla locanda della zucca (chi lo sa se si chiama cosi` tante`che a partire dall`ingresso e` interamente foderata di questi vegetali)!

Senza dover fare tanti giri siamo finiti a mangiare proprio davanti alla ryokan confortati pure dai numerosi nipponici che facevano la fila. Una volta entrati, sorpresa... la cena ve la cucinate da soli!!!
Dopo i primi tentativi un poco goffi con palette, piastra ed ingredienti (anche grazie ai suggerimenti del personale) siamo riusciti a dare ai nostri piatti un aspetto decente...


... certo non figo come quello preparato dai nostri vicini ma si sa, la pratica porta alla perfezione.


Per finire la serata, prima di scoprire che Air France ha spostato il volo di qualche ora causa maltempo, facciamo gli scemi in giro per Tokyo con la Yuchi che ha deciso di provare uno dei numerosi kimono che ha appena acquistato.


Ultima sera in Giappone

Doveva arrivare anche questo momento, l`ultima sera a Tokyo.

Stamattina, svanito ogni tentativo di alzarsi prima delle 9, superata la travagliatissima fase di preparazione dei bagagli (il numero di kimono che la Yuchi e Roby hanno acquistato a Nara e` inenarrabile) abbiamo preso un taxi per la stazione dei treni di Kyoto e via il mitico shinkansen siamo ritornati al punto dal quale siamo partiti, la bellissima Ryokan Shigetsu di Asakusa, Tokyo.

Senso ji e` illuminato a festa ed al solito tutto il mercatino che conduce al tempio e` foderato di gente... in un attimo di pausa dalla frenesia dell`acquisto dell`ultimo regalino, mi impallo a guardare questo muro di lanterne, decisamente ipnotico...




E adesso tutti a mangiare, speriamo di non prendere la "sola" nella quale noi gaigin possiamo incorrere spesso e volentieri!

domenica 4 gennaio 2009

Giornata campale a Kyoto

Alle 8:30, anche se l`appuntamento era fissato per le 9, il mitico Ue San, amico di famiglia degli Hashimoto era gia` sull`attenti nell`ingresso del nostro albergo.
Tragica constatazione dopo i primi 5 secondi: Ue San parla rigorosamente ed esclusivamente la lingua dei sui avi... porcapaletta. Per fortuna che lui e` un gran figo e non solo ci scarrozza per mezza Kyoto ma ci accompagna durante le visite ed a forza di gesti e qualche parola che colgo qua e la (grazie Tomo San, il mio nihongo no sensei) riesce a farci apprezzare tanti dettagli che altrimenti non avremmo mai apprezzato. Dalla corretta posizione per fruire della prospettiva dei giardini alla graziosa decorazione delle lanterne che descrive un fiore (di loto?) che si rispecchia nell`acqua dal quale sorge.
Tutto inizia con la visita a Kiyomizu dera, il tempio dell`acqua pura, associato alla setta buddista Hosso.




La sala principale presenta un portico con una terrazza sospesa sul dirupo della collina ed e` sostenutoa da un intricato telaio di tronchi d`albero e travi... sembra pericolante ma se e` riuscita a resistere per 400 anni circa, sosterra` pure noi ancora per qualche ora :)


Cosa si puo` dire invece della favolosa visione del Tempio d`Oro, il Kinkaku ji che fluttua sulle sponde di uno spettacolare laghetto? Beh, che purtroppo e` una ricostruzione del 1955... l`originale del 1397 e` andato distrutto dalle fiamme appiccate nel 1950 da un giovane monaco ossessionato da questo tempio. La vicenda e` narrata nel romanzo di Yukio Mishima, Il padiglione d`oro che a questo punto sono obbligato a comperare ed a leggere non appena ritornero` in patria.

Buon compleanno Federico San

Ineluttabilmente ci stiamo dirigendo verso gli anta... anche se manca ancora un bel po (come dicono a Fano).
Per celebrare, oggi mi sono preso un giorno di pausa dallo sclero visita Kyoto e mi sono regalato una bella cammiata su per i boschi dell`Inari yama, sede appunto del Fushimi Inari Taisha, un complesso di 5 templi collegati da un percorso di 4km letteralmente foderato di torii color arancio.



Ovunque statue in forma di volpe, messaggero del dio Inari e che i giapponesi considerano una creatura sacra e misteriosa capace di possedere il corpo degli esseri umani (cosi` dice la Lonely)


A rallegrare la gita ecco apparire un trio di gatti chi intento a dormire chi a fare bide`...



Alle 20 circa abbiamo concordato un appuntamento in albergo con Yuchi cian e Roby san, sperando che non si siano persi per Nara, sono riuscito cosi` a fare ancora un giretto per Pontocho, vicoletto decisamente tradizionale e folcloristico, sede di ristoranti e case da the... giusto in tempo per godere di una visione fuggente di una Geisha che si reca al lavoro (appunto perche` la visione e fuggente anche la foto e` in accordo... diciamo pure completamente sfuocata)






giovedì 1 gennaio 2009

La stazione di Kyoto


Dopo aver visitato di notte Tokyo mi sa che ogni citta` del Giappone sembrera` veramente smorta :) Qui tutti i negozi chiudono alle 21, 22.30 o 23 (raramente) come dire che la nostra passeggiata per la mega stazione si risolve in un gran freddo! Di giorno pero` i 10 piani di magazzini Isetan devono far veramente paura... anche la vista dalla cima della torre di Kyoto (ammesso di trovarla aperta) deve essere strepitosa. Nel frattempo non ci resta che sbirciarla da sotto!

domenica 21 dicembre 2008

mercoledì 17 dicembre 2008

La gilda del traversiere

Saremo in terra di ideogrammi e allora voilà il logo della compagnia del traversiere!
Cosa ne pensa l'architetto? Dai che poi chiediamo i diritti...

Il primo giorno dell'anno...


... pernotteremo qua!

Benvenuti al Kikokuso Ryokan (che oltretutto sta giusto di fronte alla stazione dei treni)

Purtroppo il reverendo Takafumi ci comunica che non c'è niente da fare per il primo e quindi niente raccogliemento zen al freddo ed al gelo nello Shunkoin Temple .

Lo so che sarebbe stato meglio poter stare sempre nello stesso hotel ma non c'è verso.
Anche solo riuscire a confermare questa ryokan è stata una cerimoniosa danza di e-mail (calcolate che son già le 5 di mattina ed ho iniziato alle 3) con tale signorina Yoshitomi.
Abbiate compassione della mia umile persona e... facciamoci accogliere da Gonta il cagnetto di casa!

omoshiroi

dal nostro blog si può imparare anche la lingua dei samurai, la lingua dell'elettronica, quella de "La tigre e il Dragone".

Dicono che gli italiani sono i migliori in fatto di pronuncia giapponese, in quanto abituati alla pronuncia sillabica, tipo BA BE BI BO BU etc. Mah... Sa - rà...

Ho diligentemente ascoltato la prima lezione di giapponese for beginners e non ci ho capito un fico secco, non ricordo neanche una parola!! Come farò a comunicare col nostro taxista giapponese che ci scorazzerà in giro per Kyoto? Come farò a fare la mia indagine sociale?
Ebbene, citando il 5° capitolo della mia tesi circa "Cross border cooperation and Spatial planning in multicultural settings in the European Union" farò riferimento alla COMUNICAZIONE INTERCULTURALE, alla COMUNICAZIONE NON VERBALE, insomma, ci stiamo convincendo che inchini, sorrisi, e cenni di capo saranno più utili delle lezioni on line di japanese for beginners!

Vi saluto ora!... isogashii desu con i preparativi e gli auguri di Natale ai miei amici occidentali.

martedì 16 dicembre 2008

Sugicho


Alla fine ho prenotato qua, dove la disponibilità c'era, il prezzo non è eccessivamente ufologico, resta il problema che è disponibile solo a partire dal...2!!!!


Sugicho Hotel Ryokan


lunedì 15 dicembre 2008

Motonago due maroni

Ecco, manco il tempo di postare che la Signorina Yohitomi mi informa che:

I am sorry having to inform you that rooms are already fully booked on
January 1st at Motonago.
There is available room on January 2, 3, 4 and 5 at this moment.
There is no room rate without meals on January 2nd and 3rd during New Year Holiday.


Vediamo cosa costa con la colazione, non è proprio il posto più economico del mondo...

Kyoto no futon ([N.d.A.] El letto de Kyoto)

Sono alla frutta...

dopo ore passate a vagliare una infinità di soluzioni, sperando di non aver fatto una cazzata, ho prenotato qua:

[...]

...giusto in tempo per cambiare idea... ma porcozzio solo adesso scopro che Tripadvisor, sul quale ho smanettato tutta la serata, ha una classifica non per Ryokan (eh, mica è internazionale come dicitura) bensì per B&B...

Poco male, ho prenotato ovunque, :) adesso non mi resta che aspettare chi risponde per primo

Tastekè! (Aiuuuuuuuuuto!)

http://www.matsubayainn.com/top_e.html

http://www5.ocn.ne.jp/~yado432/index.html

Però qualcheduno potrebbe perlomeno darmi una mano... voi dove preferireste andare?

Okkio che stavolta prenoto dai monaci dove ci faranno intonare litanie "shinto" in ginocchio sul riso (crudo) nudi, di notte, fra la neve del giardino del tempio...

Meno nove alla partenza!

A nove giorni dalla partenzza abbiamo prestato attenzione all'equipment?

Ecco di che cosa ciascuno di noi è dotato:
1 saccolenzuolo (in caso di flybugs)
n° vario di magliette intime tecniche (tengono il caldo, assorbono il sudore, non ci faranno raffreddare ma solo puzzare!)
giaccone adatto a tutti i tempi atmosferici (sia per la scalata al monte fuji sia per il territorio cittadino di Tokyo e Kyoto)
scarponcini
zaino con un pò di spazio vuoto
zainetto da passeggio
Abbiamo tutte queste cose?
Non manca niente?

Abbiamo ancora qualche giorno per verificarci e organizzarci il bagaglio.

lunedì 1 dicembre 2008

ITINERARIO_TRIP

25 Tokyo_tempio orientale di Asakusa
26 Tokyo_palazzo imperiale, Akiabara
27 Tokyo_santuario shintoista Meji, palazzo del parlamento, giradino imperiale orientale
28 Tokyo_check out entro 10am_visita Fujiama e Hakkone_in serata treno in direzione casadiElena
29_Elena
30_Elena
31_Elena
1_Elena
2_check out da casadiElena in direzione Kyoto, visita Kyoto
3_alloggio a Kyoto_visita Nara
4_alloggio a Kyoto_visita Himeiji
5_check out da Kyoto_visita Kobe_treno per Tokyo
6_check out all'alba_partenza per Narita

martedì 25 novembre 2008

Shigetsu, la quintessenza della Ryokan giapponese...

... o almeno così annuncia la nostra Lonely Planet!

Estremamente efficienti i gestori: stamattina (ora locale 15:45) lo scambio di e-mail è avvenuto letteralmente in tempo reale. Ryokan prenotato!!!

Eminentemente pratica, la Youchician mi fa invece notare che fino alle 15 (ora locale) non ci sarà la possibilità di svaccare sul nostro futon...

E noi che faremo??? Ma naturalmente un fantastico tour per Ueno e Asakusa.

Imperdibili: il Tokyo National Museum, il santuario Tōshō-gū, uno dei pochi edifici di epoca Edo giunto fino ai tempi nostri, il tempio Sensō-Ji ed eventualmente il bellissimo giardino Dembō-in (però da prenotare).

Passeggiando nel parco di Ueno eventualmente potremo ammirare il Benton-dō che sorge su un'isoletta ed il tempio Kiyomizu Kannon-dō presso il quale le donne che desiderano un figlio offrono una bambola alla dea della misericordia (Senju Kannon).

Dove si mangia? Io voto Hantei dove gli spiedini fritti di carne, pesce e verdure vengono serviti cntinuamente, a gruppi di tre portate, fino a quando i commensali sono sazi... o Izu-ei che propone piatti a base di anguilla o Ueno Yabu Soba (dove si mangia, appunto, la soba, gli spaghetti di grano saraceno serviti freddi o in brodo)

Ad Asakusa invece è possibile visitare Asakusa-Jinja che è il tempio scintoista che stà di fronte al santuario buddista Sensō-Ji mentre Chigodō-ji è un piccolo santuario dedicato al mitologico procione giapponese, il tanuki.

--- Confirmation ---
Check- in date : 25th December
Check-out date : 28th December (3 nights)

Room rate ( per night, per room ) is Japanese style triple room(with bath and toilet) 21000yen
Approximate arrival time: 9:05 by AF276 (arrival at Narita airport )
* Included national Tax(5%)
* No meals are included.
* Breakfast is 1300yen extra.

The best way from the Narita Airport

Take the Keisei Line to Ueno sta. by Skyliner ( 60min, 1920yen) or by Limited Express (80min, 1000yen),
and take the subway Ginza line to Asakusa sta. ( 5 min, 160yen).
If it's hard to carry your luggege, taking a taxi from Keisei Ueno sta. should be easier. (cost 1000yen -1500 yen) .

If you take the JR pass with you
Take the JR Narita Express to Tokyo sta. (70 min),
take JR Yamanonte line to Ueno sta. (10 min),
and take the Subway Ginza line to Asakusa sta. (5 min, 160yen ).

From the Asakusa sta. ( 5 min on foot)
Walk towards the Kaminari-mon ( famous gate) from Exit 1,
turn right to walk towards the Senso-ji ( temple),
turn left on the fourth corner, and you will find our ryokan on your left.

Check in 3p.m. ( If you arrive earlier, we keep your luggage )
Check out 10a.m.
Curfew 11p.m.
Cleaning between 10:30a.m. and 3p.m.

If you have any changes, please let us know as soon as possible.
We look forward to seeing you.

Sincerely yours,

Miura
Ryokan Shigetsu

phone 81-3-3843-2345
fax 81-3-3843-2348
address
1-31-11Asakusa Taito-ku Tokyo 111-0032 Japan
E-mail: info@shigetsu.com
Web site: http://www.shigetsu.com

Scissors cut paper wrap stone

[...] Con la presa craniale Berlitz-Kikoyan posso capire e parlare il gergo di Tokyo-Bay, ma la preghiera del pellegrino, che è antica quanto è lungo il pellegrinaggio, mette a dura prova ogni capacità di traduzione: «Onore a Kobo Daishi, faro di spiritualità, fonte dell'ascesi, guida e compagno del nostro viaggio di ricerca».
Quanto è piú semplice ed elegante in giapponese: Namu Daishi Henio Kongo; i suoni fluiscono leggeri dalle mie labbra mentre mi inginocchio davanti all'immagine, nella sala Daishi, per la breve cerimonia di preparazione. Le parole mormorate, legate l'una all'altra e ripetute come in un mantra scivolano fra il sé e lo spirito, danno sollievo alla straziante autocoscienza di un europeo, troppo alto e troppo presente. Con i capelli rossi. Davanti ad un altare straniero. [...]

Parla Ethan Ring, protagonista di questo ispirato romanzo cyberpunk, di professione grafico e che in sella ad una bicicletta alle soglie di Tempio Uno si presta a fare il primo passo di un antico quanto impegnativo pellegrinaggio.
Le tappe di questo viaggio attraverso un Giappone post-industriale saranno i numerosi templi disseminati lungo un percorso che segue le orme di un profeta illuminato, Kobo Daishi.

Ian McDonald, Forbici vince carta vince pietra - Einaudi - Tascabili Vertigo - 1997 - traduttore: Antonio Caronia

lunedì 17 novembre 2008

MOE! MOE!!

Sarà poi così Moe il nostro tour nel quartiere dell'elettronica?
Scrivo perchè turbata dal mio studio domenicale, matto e disperatissimo riguardo allo stupore di un viaggiatore occidentale in Giappone. Fonte dei miei turbamenti: la ormai arcinota guida Lonely Planet.
Da tutte le parti si avverte: La bellezza di ogni città del Giappone (Tokyo esclusa) non la si coglie nel suo apparire immediato davanti agli occhi, ma bensì dietro. Dietro a che cosa?
Dietro alle tende, dietro le sliding doors, dietro i muri, insomma....dietro il visibile, ovvero dentro nell'essenza della città.
Che cosa significa questo secondo voi, illustri lettori?
Ho paura. Sarò in grado di cogliere questa bellezza?

domenica 16 novembre 2008

Il telefonino, la tua vocina!

Vodafone, ma quanto mi costi!

A proposito, la cara dolce Yuchician continua a farmi delle telefonate di sollecito da far concorrenza all'azienda locale di fornitura del gas dalle quali si esume la sua preoccupazione per il mio solito stile che impropriamente definitò "laissez-faire"...

Invece prego tutti coloro i quali che, "quelli che il giappone" :) di visionare la pletora di siti e blog che il sottoscritto continua ad aggiungere. Ce n'è pure uno di una coppia in visita appunto in giappone, spettacolare!!!!

Come diavolo faremo a postare i nostri commenti in diretta quando saremo laggiù? Io confidavo nella possibilità di utilizzare un notebook o microsostituto dello stesso (ho visto all'Auchan delle trappolette che mi fanno impazzire) ma con che schedina?

Ebbene chiamiamo la Vodafone!

La signorina mi informa che, giunti in Japan, le tariffe sono le seguenti:

Chiamate in uscita: 3€/min
Chiamate in arrivo: 1.5€/min
Messaggini inviati: 0.75€

Connessione internet 2.9€/100K (ma ti baba te son fora de testa come un vaso de geranei in terrazza!!!!

Però... però c'è una fantastica offerta: 50Mega al giorno, 30€.
Son li tutto gongolante quando, alla seconda volta che la signorina si scusa perchè "nei paesi di fascia 3 le tariffe sono molto alte" chiedo "ma 30€ al mese non mi pare caro?" "Signore, sono 30€ al giorno" "..." "Signore?" "..." "Mi sente Signore?"

...

Gulp!

domenica 9 novembre 2008

Itinerario bozza

Avviso ai naviganti:
Vi propongo un itinerario abbozzato:
25= arrivo a Tokyo, ambientamento, chiedere ad amica Elena per alloggio, visita: Akihabara,Yokohama e Kamakura
26=Tokyo (visita:la torre, il Palazzo Imperiale, Akihabara_quartiere dell'elettronica, il tempio di Kannon ad Asakusa, il quartiere commerciale Ginza, il centro di coltivazione di perle Tasaki)
27=Tokyo visita (santuario shintoista Meiji, Il Palazzo del Parlamento, il Giardino imperiale orientale)
28=Fuji Yama anche detto monte Fuji, l'unico cangi che so scrivere (grazie Owen!)
è inclusa la zona di Hakone, da dove si sale per il monte Fuji a 2100 m
29=partenza da Tokyo per Kyoto, visita Kyoto, alloggio in ryokan alla manissima dove è stata Elena lo scorso anno (da prenotare subito)
30=visita Kyoto e partenza per casa di Elena
31=Elena
1=Elena
2=Elena
3=Hiroshima e il santuario nel mare
4=castello di Himeji
5=Nara (Giappone storico)
6=partenza da Tokyo

Ho lasciato fuori Nagasaki e Kobe che a detta di Elena sono città "veramente occidentali".
Sayonara in attesa di commenti e correzioni.

venerdì 7 novembre 2008

Guida dotati, ovvero Guidati

A quanto pare la conoscenza di nulla è data se non attraverso uno strumento che pare anche l'uomo primitivo giapponese usasse per scoprire il suo territorio: LA GUIDA LONELY PLANET!

Riconosciuto il ruolo essenziale di tale guida, devo dire che non è stato facile trovarla nella sperduta provincia goriziana e nel monfalconese. Per fortuna Trieste, l'ombelico del mondo, la fornisce in cambio di qualche decina di euro. Fantastico!

Euro...euro....ma nel nostro viaggio in Giappone, useremo il Baratto? Chi si occupa del cambio con il potente, ahimè, proprio adesso, yen??? Avviso ai naviganti: muoviamoci a cambiare sti soldi che la borsa di Tokyo è sempre più potente!
Sayonara a tutti

martedì 4 novembre 2008

Nomenclatura

Vi illustro la prima fairy tale sul nome di un'italiana che va in Giappone:
un giorno lontanto fui nominata"Lessiucci".

Dopo diversi usi di questo appellativo, mi accorgo solo ora che, grazie alla musicale fonetica giapponese, il mio nome ha una radice giapponese: il mio nome è infatto YUCHI, che scritto in italiano sarebbe IUCI, ma scritto così è brutto, per cui Yuchi.
Ciao a tutti!

Welcome to Narita

Dunque, una telefonata, tre e-mail e voilà, abbiamo infine superato pure l'inghippo del biglietto (è facile quando ad occuparsi delle prenotazioni c'è la super organizzata nonchè multitasking Yuchician): Trieste - Parigi, Parigi - Tokyo (e ritorno) ... Pauuura!

Ed eccola qua la tratta dalla quale non si torna più indietro:

Flight Number AF276
Departure 24/12/2008 13:15
Airport of departure CDG 2 TERMINAL F
Day of arrival 25/12/2008 09:05
Terminal of arrival TOKYO NARITA
Type of aircraft BOEING 777-200/

...tutte le volte che leggo il nome dell'aereoporto di Narita ho dei violenti flash del bellissimo "lost in translation". Certo che arrivare di notte come Bill Murray, in un delirante caleidoscopio di insegne luminose, deve essere particolarmente suggestivo (leggi: un trauma alla retina) Noi invece, in arrivo alle 9:05 ora locale e probabilmente distrutti dal volo dovremo appena decidere come festeggiare il Natale!




Festeggiare??? Aspetta un momento... (ciotto matte kudasai) prendiamo un poca di confidenza con il Narita International Airport.

Con AirFrance se ho ben capito arriveremo al Terminal 1, North Wing e poi... poi ci toccherà consegnare un certo foglietto che avremo compilato durante il volo e che attesta la nostra "salute"? (Quarantena? Hoops!)

Il sito del NAA è un bel flash (mentale) e, precisino precisino, jappo jappo, ci conduce per mano durante tutte le operazioni di sbarco. Tanto mi perdo.

Scommettiamo?

lunedì 3 novembre 2008

Pronti, attenti, via!

Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi? Nooo!
Capodanno in una capitale europea a caso? Ma noooooo!

Le ferie quest'anno si fanno... in GIAPPONE!!!

E' anche vero che questo viaggio sarà sostenuto da un nobile intento: la visita ad una cara amica che da poco è diventata mamma e vive lì, in uno sparuto villaggio sui monti. (Ma che è? Un pellegrinaggio?)

Stò aprendo siti a caso e sono già in follia... anche su lonely planet veniamo messi in guardia, code, alberghi esauriti, negozi chiusi, insomma il delirio.

Non ci resta che affidarci all'onnipresente simbolo porta fortuna,
Maneki-Neko, ovvero il gatto che saluta.
Che ci indichi la via come fece con il nobile Ii Naotaka, conducendolo al riparo dal temporale, nel tempio di Gotoku!

...e se domani non chiamo in agenzia per capire se in qualche maniera si sono accorti del bonifico ed hanno emesso il biglietto, mi dovrò fermare ancora prima di partire. Woops!