domenica 4 gennaio 2009

Giornata campale a Kyoto

Alle 8:30, anche se l`appuntamento era fissato per le 9, il mitico Ue San, amico di famiglia degli Hashimoto era gia` sull`attenti nell`ingresso del nostro albergo.
Tragica constatazione dopo i primi 5 secondi: Ue San parla rigorosamente ed esclusivamente la lingua dei sui avi... porcapaletta. Per fortuna che lui e` un gran figo e non solo ci scarrozza per mezza Kyoto ma ci accompagna durante le visite ed a forza di gesti e qualche parola che colgo qua e la (grazie Tomo San, il mio nihongo no sensei) riesce a farci apprezzare tanti dettagli che altrimenti non avremmo mai apprezzato. Dalla corretta posizione per fruire della prospettiva dei giardini alla graziosa decorazione delle lanterne che descrive un fiore (di loto?) che si rispecchia nell`acqua dal quale sorge.
Tutto inizia con la visita a Kiyomizu dera, il tempio dell`acqua pura, associato alla setta buddista Hosso.




La sala principale presenta un portico con una terrazza sospesa sul dirupo della collina ed e` sostenutoa da un intricato telaio di tronchi d`albero e travi... sembra pericolante ma se e` riuscita a resistere per 400 anni circa, sosterra` pure noi ancora per qualche ora :)


Cosa si puo` dire invece della favolosa visione del Tempio d`Oro, il Kinkaku ji che fluttua sulle sponde di uno spettacolare laghetto? Beh, che purtroppo e` una ricostruzione del 1955... l`originale del 1397 e` andato distrutto dalle fiamme appiccate nel 1950 da un giovane monaco ossessionato da questo tempio. La vicenda e` narrata nel romanzo di Yukio Mishima, Il padiglione d`oro che a questo punto sono obbligato a comperare ed a leggere non appena ritornero` in patria.

Nessun commento: