mercoledì 7 gennaio 2009

Riflessi Incondizionati

Siamo ritornati!

Federico-san, Robi-san (detto anche Tanuki dal nome del procione, animale simbolo giapponese) e Yuchi-san sono atterrati alle 2315 a Trieste dopo 26 ore di viaggio.

E' il caso di dire che ogni scommessa sarebbe stata persa: incredibile dictu... ma questa volta tutti i nostri bagagli sono atterrati con noi!

Ci rimane nel cuore l'esperienza in terra giapponese e gli incontri fatti.
Al contrario, in testa mi rimane un riflesso incondizionato che non riesco a togliermi: mi inchino, mi re-inchino e mi inchino di nuovo...qualsiasi persona incontro o saluto.

Il colmo: questa mattina arrivo distrutta ma puntuale al lavoro, saluto la mia collega e le porgo gli auguri di buon anno. Immediatamente lei mi fa notare come si vede che sono appena tornata dal Giappone: l'ho salutata con un inchino già dalla soglia della porta!
...che i giapponesi abbiano influenzato le mie maniere? POCO MALE ne tanto di guadagnato! ...data l'estrema gentilezza che li caratterizza!

martedì 6 gennaio 2009

Sklero a Parigi!


Per quasi tutte le dodici ore di volo il paesaggio al finestrino è un'alba perenne (e giù di sotto, la Sibbbberia :) ), sorpresa quando arriviamo finalmente aeroporto CDG e iniziamo a capire il perchè di tutti questi ritardi: Parigi è completamente coperta dalla neve.


Dobbiamo aspettare altre 5 ore prima di poter ripartire per Trieste, non se ne può veramente più, continuiamo a guardare il tabellone delle partenze che subisce continui ritardi: panico totale quando iniziano ad annunciare i primi annullamenti. Ecco la Yuchi in gran scazzo che legge qualche cosa mentre Roby gioca alla playstation ed io vagolo come un'anima dannata...


Infine quasi alle dieci di sera ce l'abbiamo fatta, partenza!!! Inutile dire che dell'ultima tratta non ricordo assolutamente niente, mi sono addormentato nello stesso istante nel quale ho agganciato la cintura e mi sono risvegliato con gli scossoni dell'atterraggio...

lunedì 5 gennaio 2009

Help yourself!

Benvenuti alla locanda della zucca (chi lo sa se si chiama cosi` tante`che a partire dall`ingresso e` interamente foderata di questi vegetali)!

Senza dover fare tanti giri siamo finiti a mangiare proprio davanti alla ryokan confortati pure dai numerosi nipponici che facevano la fila. Una volta entrati, sorpresa... la cena ve la cucinate da soli!!!
Dopo i primi tentativi un poco goffi con palette, piastra ed ingredienti (anche grazie ai suggerimenti del personale) siamo riusciti a dare ai nostri piatti un aspetto decente...


... certo non figo come quello preparato dai nostri vicini ma si sa, la pratica porta alla perfezione.


Per finire la serata, prima di scoprire che Air France ha spostato il volo di qualche ora causa maltempo, facciamo gli scemi in giro per Tokyo con la Yuchi che ha deciso di provare uno dei numerosi kimono che ha appena acquistato.


Ultima sera in Giappone

Doveva arrivare anche questo momento, l`ultima sera a Tokyo.

Stamattina, svanito ogni tentativo di alzarsi prima delle 9, superata la travagliatissima fase di preparazione dei bagagli (il numero di kimono che la Yuchi e Roby hanno acquistato a Nara e` inenarrabile) abbiamo preso un taxi per la stazione dei treni di Kyoto e via il mitico shinkansen siamo ritornati al punto dal quale siamo partiti, la bellissima Ryokan Shigetsu di Asakusa, Tokyo.

Senso ji e` illuminato a festa ed al solito tutto il mercatino che conduce al tempio e` foderato di gente... in un attimo di pausa dalla frenesia dell`acquisto dell`ultimo regalino, mi impallo a guardare questo muro di lanterne, decisamente ipnotico...




E adesso tutti a mangiare, speriamo di non prendere la "sola" nella quale noi gaigin possiamo incorrere spesso e volentieri!

domenica 4 gennaio 2009

Giornata campale a Kyoto

Alle 8:30, anche se l`appuntamento era fissato per le 9, il mitico Ue San, amico di famiglia degli Hashimoto era gia` sull`attenti nell`ingresso del nostro albergo.
Tragica constatazione dopo i primi 5 secondi: Ue San parla rigorosamente ed esclusivamente la lingua dei sui avi... porcapaletta. Per fortuna che lui e` un gran figo e non solo ci scarrozza per mezza Kyoto ma ci accompagna durante le visite ed a forza di gesti e qualche parola che colgo qua e la (grazie Tomo San, il mio nihongo no sensei) riesce a farci apprezzare tanti dettagli che altrimenti non avremmo mai apprezzato. Dalla corretta posizione per fruire della prospettiva dei giardini alla graziosa decorazione delle lanterne che descrive un fiore (di loto?) che si rispecchia nell`acqua dal quale sorge.
Tutto inizia con la visita a Kiyomizu dera, il tempio dell`acqua pura, associato alla setta buddista Hosso.




La sala principale presenta un portico con una terrazza sospesa sul dirupo della collina ed e` sostenutoa da un intricato telaio di tronchi d`albero e travi... sembra pericolante ma se e` riuscita a resistere per 400 anni circa, sosterra` pure noi ancora per qualche ora :)


Cosa si puo` dire invece della favolosa visione del Tempio d`Oro, il Kinkaku ji che fluttua sulle sponde di uno spettacolare laghetto? Beh, che purtroppo e` una ricostruzione del 1955... l`originale del 1397 e` andato distrutto dalle fiamme appiccate nel 1950 da un giovane monaco ossessionato da questo tempio. La vicenda e` narrata nel romanzo di Yukio Mishima, Il padiglione d`oro che a questo punto sono obbligato a comperare ed a leggere non appena ritornero` in patria.

Buon compleanno Federico San

Ineluttabilmente ci stiamo dirigendo verso gli anta... anche se manca ancora un bel po (come dicono a Fano).
Per celebrare, oggi mi sono preso un giorno di pausa dallo sclero visita Kyoto e mi sono regalato una bella cammiata su per i boschi dell`Inari yama, sede appunto del Fushimi Inari Taisha, un complesso di 5 templi collegati da un percorso di 4km letteralmente foderato di torii color arancio.



Ovunque statue in forma di volpe, messaggero del dio Inari e che i giapponesi considerano una creatura sacra e misteriosa capace di possedere il corpo degli esseri umani (cosi` dice la Lonely)


A rallegrare la gita ecco apparire un trio di gatti chi intento a dormire chi a fare bide`...



Alle 20 circa abbiamo concordato un appuntamento in albergo con Yuchi cian e Roby san, sperando che non si siano persi per Nara, sono riuscito cosi` a fare ancora un giretto per Pontocho, vicoletto decisamente tradizionale e folcloristico, sede di ristoranti e case da the... giusto in tempo per godere di una visione fuggente di una Geisha che si reca al lavoro (appunto perche` la visione e fuggente anche la foto e` in accordo... diciamo pure completamente sfuocata)






giovedì 1 gennaio 2009

La stazione di Kyoto


Dopo aver visitato di notte Tokyo mi sa che ogni citta` del Giappone sembrera` veramente smorta :) Qui tutti i negozi chiudono alle 21, 22.30 o 23 (raramente) come dire che la nostra passeggiata per la mega stazione si risolve in un gran freddo! Di giorno pero` i 10 piani di magazzini Isetan devono far veramente paura... anche la vista dalla cima della torre di Kyoto (ammesso di trovarla aperta) deve essere strepitosa. Nel frattempo non ci resta che sbirciarla da sotto!