martedì 4 novembre 2008

Nomenclatura

Vi illustro la prima fairy tale sul nome di un'italiana che va in Giappone:
un giorno lontanto fui nominata"Lessiucci".

Dopo diversi usi di questo appellativo, mi accorgo solo ora che, grazie alla musicale fonetica giapponese, il mio nome ha una radice giapponese: il mio nome è infatto YUCHI, che scritto in italiano sarebbe IUCI, ma scritto così è brutto, per cui Yuchi.
Ciao a tutti!

1 commento:

Maneki-Neko ha detto...

Cara la mia Yuchician, ecco la prima lezione (in giapponese fonetico, ovviamente)

Mi chiamo Yuchi.

ua.ta.sci no na.ma.e ua yu.ci des

(letteralmente: di me il nome Yuchi è)

Le particelle che seguono le parole identificando la funzione, il verbo in fondo, alla tedesca, ci piace? ...si può fare. Il fantastico frasario però mi ha già messo in crisi, qualche esempio:

Questo è il mio libro.

Ko.re ua ua.ta.sci no hon des

(lett.:questo [ua] io [no] libro è)

E fin qua tutto bene, poi che mi dicono?

Questo è il mio biglietto da visita.

Ko.re ga ua.ta.sci no mei.sci des

Perchè ga?

Infine:

Questo è il mio amico.

Ko.ci.ra ua ua.ta.sci no to.mo.da.ci des

Kocira???? Ho visto che "questo" a seconda che sia inteso come pronome, aggettivo e via dicendo diventa kore, kono, koko, kocira.... ma i due ultimi qualcheduno me li spieghi.

Per oggi mi sa che basta, riassumendo:

Uatasci 私 io
Namae 名前 nome
Hon 本 libro
Meisci 名刺 biglietto da visita
Tomodaci 友達 amico